Chianti Classico: un vino rosso prestigioso

Il vino Chianti Classico si differenzia dal Chianti comune per alcune caratteristiche che deve possedere e che sono rigorosamente descritte nel disciplinare di produzione.
Una prima peculiarità è quella che riguarda il suo territorio di produzione, che copre i comuni di Castellina, Gaiole e Radda in Chianti e in parte di quello di Poggibonsi e Castelnuovo Berardenga.oltre che il comune di Greve in Chianti.
Per quanto riguarda invece la sua base ampelografia, almeno l’80% del prodotto deve essere realizzato con le uve del Sangiovese, che è un vitigno tipico di quella zona, caratterizzato dai frutti a bacca rossa.
La restante percentuale di vino – pari al massimo al 20% - può essere realizzata con altri vitigni a bacca rossa come il Cabernet Sauvignon e il Merlot, oppure con i più tipici Canaiolo e Colorino.
Il Chianti Classico è caratterizzato da un colore rosso rubino, che può giungere ad essere intenso e profondo. L’odore che deve sprigionare deve contenere tracce di mammole e giaggiolo, unite ad un sentre di frutti rossi.
E’ previsto che la sua gradazione alcolica sia pari almeno a 12 gradi, mentre la Riserva deve raggiungere almeno i 12,5 gradi.
L’essenza di questo vino è indubbiamente il Sangiovese, che varia da una percentuale minima dell’80% ad una massima del 100%.
Queste uve sono molto sensibili a tutto ciò che le circonda ed adattano il loro profumo ai terreni sulle quali sono coltivate, recependone odori ed essenze.
Sono molto indicate per l’invecchiamento a medio-lungo termine e possono portare alla produzione di vini molto corposi e complessi, soprattutto se le loro percentuali sono molto elevate o se il Chianti Classico è prodotto addirittura in purezza.
Circa un quinto delle uve raccolte viene selezionato per produrre la Riserva,, dal colore rosso scuro e dal profumo di frutti di bosco e spezie.
Una volta veniva fatta invecchiare in botti di rovere o castagno, mentre oggi si preferiscono contenitori in rovere di dimensioni minori, che permettono al vino di assumere con più rapidità i profumi del legno.
Dopo aver comprato una bottiglia di Chianti Classico, questa va conservata con cura ed attenzione. Sarebbe meglio utilizzare una cantina senza umidità e con una temperatura costante, ma in ogni caso serve un ambiente privo di luce e fonti di calore.
Sarebbe bene inoltre conservare la bottiglia coricata, in modo che il tappo di sughero resti a contatto con il vino e non perda quindi elasticità.
Si possono quindi evitare le infiltrazioni d’aria nella bottiglia, che porterebbero il vino ad ossidarsi.
In ogni caso il Chianti Classico – e la Riserva in particolare – sono vini molto complessi e strutturati che ben sopportano una lunga conservazione, ed anzi la sfruttano per raffinarsi ulteriormente.
Questo prodotto va ossigenato prima del consumo.
La bottiglia infatti dovrebbe essere aperta qualche ora prima della degustazione, in alternativa è possibile farlo decantare. La temperatura ideale per servirlo è di 16-18°.
Si possono trovare ottime scelte di Chianti Classico nelle migliori enoteche.


Chiara Bardini – Responsabile Comunicazione Everywine.biz

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