Immobili e negoziazioni: quando la goccia che fa traboccare il vaso è il centesimo conteso

Il mondo degli immobili è molto vasto e per orientarvisi bene bisogna avere le idee chiare su cosa si cerca prima di avventurarvisi. Se non si è alla ricerca di casa da soli il primo consiglio è chiarirsi bene le idee insieme al nostro partner, alla famiglia o comunque ai nostri futuri coinquilini. Non si va da nessuna parte, infatti, se non si sa cosa si sta cercando.O meglio, si va in giro, ma a zonzo, non veramente intenzionati a trovare casa. Non è necessario avere l’idea di una casa ideale in testa, dobbiamo infatti essere pronti ad accettare che la realtà non è plasmata dalle nostre idee, ma, semmai, sono le nostre idee che si devono adattare, almeno in parte alla realtà. Quindi, il consiglio per ottimizzare il tempo della ricerca ed evitare di fare un buco nell’acqua è capire quali sono le necessità e le priorità comuni. Questo confronto di partenza non ci renderà necessario confrontarci poi con il dilemma di come rispondere al sorriso smagliante dell’agente immobiliare che ci mostra una casa che non ha nulla a che fare con quello che cerchiamo, per sostanza o … per prezzo.



A proposito di prezzi, definire un budget al di sopra del quale non si può o non si è disposti ad andare è molto indicato quando si ha a che fare con immobili in affitto; può essere anche utile capire da subito se il proprietario è disposto a trattare ... Nonostante la priorità della questione è sconsigliabile uscirsene fin dall’inizio con una domanda troppo diretta sulla trattabilità del prezzo. Bisogna sapere ritagliarsi lo spazio in cui poter fare simili richieste senza suonare sfacciati e, pertanto, senza essere condannati in partenza ad una risposta negativa. Con gli immobili in vendita bisogna adottare le stesse attenzioni, se non maggiori, rispetto a quelle che prendiamo con gli immobili in affitto. Tendenzialmente, le trattative saranno più lunghe. La posta in gioco, infatti, è più alta e pertanto anche la contrattazione seguirà un iter più lungo e, speranzosamente, anche diplomatico.Per lo stesso ordine di ragioni, la vendita e affitto bilocali dovrebbe richiedere, in linea teorica, meno impegno sul fronte della negoziazione rispetto alla vendita e affitto ville.



Come sempre, dalla teoria alla pratica ci sta un bel salto, pure acrobatico e, soprattutto, vi sta, quasi dimenticata, la variabile soggettiva.Insomma, c’è chi si ostina per vocazione e chi no. L’ostinazione per vocazione nella contrattazione immobiliare riguarda tendenzialmente la richiesta di sconti minimi sul prezzo e, dall’altra parte, il rifiuto di concederli. E’ chiaro che definire ingente una spesa dipende da quante banconote affollano il portafoglio dell’aspirante acquirente, o dal potere immateriale della sua carta di credito.Rifiutarsi di acquistare, o rifiutarsi di vendere, per variazioni o mancate variazioni minime sul prezzo, non ha a che fare con il portafoglio, ma con la testa di chi armeggia con il portafoglio.Lateoria, che come abbiamo detto dimentica spesso e volentieri le variabili soggettive, prevedeche le negoziazioni siano più lunghe per la vendita e affitto capannoni che perquanto riguarda immobili meno costosi.



Ma la realtà è molto diversa, può essere che la vendita e affitto monolocali richieda più tempo e contrattazioni che la vendita di un appartamento in un palazzo storico veneziano,anche se grasso è il portafoglio di chi tratta. Ma avere tanti verdoni, ben insegna Paperon de' Paperoni, non ci rende necessariamente più larghi di manica. Mai dimenticare il magico centesimo dal quale alcuni di noi sono partiti. E, a volte, galeotto questo centesimo o, almeno,uno simile, si perdono le staffe nella vendita e affitto uffici, magari di aziende con grandi fatturati e lavoratori con contratti precari. Se, come me, perplessi vi chiedete come ha fatto lo psicanalista a fallire così miserabilmente con questi personaggi che si angustiano intorno a quello che per loro è così poco, non sentitevi troppo ignoranti: anch’io a lungo ho ignorato quanto piena di insidie fosse l’esistenza dei magnati del petrolio e quanto traumatizzante possa rivelarsi per loro aver perso il potere di imporsi, ops, scusatemi … lapsus freudiano:una manciata di centesimi...



Sara Barausse – Prima Posizione Srl Costruire Link

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